La prima sensazione ascoltando ieri sera la conferenza stampa di Matteo Renzi e Marianna Madia sulla riforma della PA, madre di tutte le riforme, è di abbondanza. Tre grandi linee di azione a loro volta suddivise in 44 futuri provvedimenti, molti dei quali necessiteranno a loro volta di più strumenti normativi. Tanta roba che richiederà un’analisi attenta che cominciamo con questo editoriale e proseguiremo nei prossimi giorni fino a farne il tema portante del prossimo FORUM PA, dove potremo approfondire e discutere ogni aspetto. Provo quindi, in una prima lettura, a fare un po’ d’ordine distinguendo nel documento diffuso sotto forma di lettera ai dipendenti i pilastri dell’azione riformatrice, che ne costituiscono lo scheletro e il sostegno, dai mattoni, che servono a definire meglio spazi e funzioni, e dalle mattonelle decorative che aiutano a trasmettere il mood complessivo, ma non sono essenziali.
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